Teatro Comunale Bologna – Tournée in Giappone
G.Rossini // IL BARBIERE DI SIVIGLIA – Berta
- Osaka, Festival Hall // 16 giugno
- Tokyo, Bunkamara Orchard Hall // 20, 24 giugno
- Yokohama, Kanagawa Kenmin Hall // 22 giugno
- Fukuoka, Across Fukuoka // 26 giugno
Composto in poco più di due mesi, Il Barbiere di Siviglia è considerato il capolavoro di Gioachino Rossini. La prima rappresentazione avvenne a Roma nel febbraio 1816 e fu probabilmente per il poco tempo a disposizione che si scelse come soggetto l’ormai consolidata commedia di Beaumarchais, la quale all’epoca era già stata messa in musica ben sei volte. In quest’opera Rossini fa spesso ricorso a materiale musicale già utilizzato in altre opere, ad esempio la sua celebre sinfonia fu scritta prima per l’Aureliano in Palmira e poi presente anche in Elisabetta, regina d’Inghilterra. Il Barbiere di Siviglia non fu da subito apprezzato dal pubblico, ma nel giro di poco tempo divenne simbolo stesso dell’opera buffa e dello stile rossiniano.
La vicenda vede il susseguirsi delle comiche trovate di Figaro, il barbiere e factotum della città, per consentire a Rosina e al Conte d’Almaviva di convolare a nozze a dispetto della volontà di Don Bartolo, tutore della ragazza.
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna
G. Verdi // Rigoletto – Giovanna
- Nagoya, Nagoya Civic Hall // 15 giugno
- Otsu, Biwako Hall // 18 giugno
- Tokyo, Bunkamura Orchard Hall // 21, 23 giugno
Melodramma in tre atti
Dal soggetto originale “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, Giuseppe Verdi elabora la prima opera della cosiddetta “trilogia popolare” (insieme a Il trovatore e La traviata) in cui afferma il suo genio drammatico degli anni ’50 dell’Ottocento.
La censura al tempo vietò che venisse rappresentato un re libertino e il personaggio – Francesco I di Francia in Hugo- dovette essere sostituito con un anonimo Duca di Mantova (riconoscibile forse in un Vincenzo I Gonzaga). Ma il vero protagonista del dramma è Rigoletto, il buffone di corte, un buffone triste infuso di una potenza drammatica che non aveva precedenti nella storia dell’Opera. Attorno a lui si agitano le passioni degli altri personaggi: l’amore utopico e poi tradito della figlia Gilda, lo spavaldo e cinico duca di Mantova, la voluttuosa Maddalena, il doppio gioco dei cortigiani. Una vicenda destinata a finire in tragedia nel nome della vendetta “tremenda” ordita da Rigoletto per salvare l’onore della figlia. Sarà egli stesso, infatti, a subirne le conseguenze.